i miei libri · Novembre 25, 2024

Breve trattato di nomadologia. Una linea di fuga deleuzeana

Krillbooks, Lecce 2025

Il nomadismo non è solo movimento fisico, ma un fenomeno culturale che sfida l’idea di sedentarietà come esito naturale del progresso umano. In che modo le relazioni che instauriamo con l’ambiente influenzano il nostro modo di vivere e di stare al mondo? Esiste un nesso tra i segni che lasciamo nello spazio e la struttura dei nostri gruppi sociali? Dalla Rivoluzione neolitica alle società che mantengono un rapporto dinamico con l’ambiente, emerge una nuova prospettiva sui processi di aggregazione umana, dove la geografia diventa un campo dell’agire collettivo.
Qual è il legame profondo tra lo spazio che abitiamo e la formazione delle società?

Breve trattato di nomadologia esplora in chiave filosofica il legame profondo tra lo spazio che abitiamo e la formazione delle società. Silvia Capodivacca ci guida in un viaggio alla scoperta del nomadismo inteso non solo come movimento fisico, ma come fenomeno culturale che sfida l’idea secondo cui la sedentarietà rappresenta l’esito naturale e inevitabile del progresso umano. Che impatto hanno le relazioni che instauriamo con l’ambiente sul nostro modo di essere e di stare al mondo? Esiste una correlazione tra i segni che lasciamo nello spazio e la struttura dei nostri gruppi sociali? Partendo dalla Rivoluzione neolitica, che spinse molte collettività verso la sedentarietà, Capodivacca analizza lo stile di vita di quelle popolazioni che, invece, hanno mantenuto un rapporto dinamico con l’ambiente – tra caccia, raccolta e transitorietà. Il libro invita a ripensare la nozione stessa di società, suggerendo che i modi in cui interagiamo con lo spazio modellano le varie forme di aggregazione umana.

Un’opera essenziale per chi cerca una prospettiva inedita sui processi spaziali e sulle dinamiche culturali, in cui la geografia è concepita non solo come un territorio fisico, ma diviene il campo di espressione del collettivo.

SILVIA CAPODIVACCA è una filosofa, ricercatrice in Estetica all’Università Pegaso. Convinta che anche sul piano della ricerca sia necessario praticare il nomadismo e seguire le linee di fuga dalle rigidità ideologiche e concettuali, si è dedicata, tra l’altro, alle intersezioni tra filosofia e psicoanalisi, ai punti di contatto tra filosofia e letteratura e al pensiero digitale. Collabora come autrice e formatrice didattica con la casa editrice scolastica Loescher.